I passatelli sono uno dei piatti poveri e classici dell'Emilia Romagna e la loro origine, anche se non ben definita e documentata, è legata alla vita rurale del territorio romagnolo. Essi venivano realizzati e consumati nelle occasioni speciali e durante le feste, escluso il Natale dove al loro posto venivano serviti i cappelletti.
Citati per la prima volta nel ricettario del Pellegrino Artusi, i passatelli discendono probabilmente dalla "tardura" (definita anche "stracciatella"): una minestra di uova, formaggio e pangrattato, ricordata da Michele Placucci, storico e scrittore forlinese, tradizionalmente servita alle puerpere.
Venivano preparati, nella loro forma autentica utilizzando uno strumento particolare, noto con il nome di “ferro per i passatelli” ma attualmente tale strumento nel tempo è scomparso ed al suo posto viene usato lo schiaccia patate a buchi larghi.
I passatelli sono una ricetta molto semplice e necessita di pochissimi ingredienti che per fare la differenza devono essere di prima qualità.
Una volta pronto è riposato l’impasto, potete calarli direttamente nel brodo bollente o fare come me che li metto in un vassoio che dosare meglio la quantità ed eventualmente surgelare quelli che mi avanzano per averli pronti in un’altra occasione.
Buon lavoro!
La Ceccia
Ingredienti per 4 persone
200 g di pangrattato
200 g di parmigiano reggiano (36 mesi)
4 uova
La scorza grattugiata di 1 limone non trattato
Noce moscata q.b.
Sale q.b.
1-Impastare tutti gli ingredienti insieme per ottenere un panetto della consistenza di una pastafrolla
2-Ricoprire il panetto con la pellicola e lasciare riposare un paio d’ore
3-Con uno schiacciapatate dai buchi larghi inserire un po’ di impasto per volta e formare i passatelli
4-Calarli qualche secondo in ottimo brodo bollente fino a che non saranno saliti in superficie
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