A fainà. Così la chiamiamo a Genova.
La sua storia è affascinante e leggendaria. Si narra che Ulisse durante l’assedio di Troia, per sfamare i suoi guerrieri, mischiò olio e farina di ceci e utilizzò gli scudi per cuocerla.
Gli antichi romani, durante l’occupazione a Genova, usavano la farina di ceci perché meno costosa.
Dagli scudi saraceni deriverebbe il nome “testo”, testooh=scudo in arabo colto e nobile.
Sempre ripercorrendo le leggende genovesi, nel 1284, durante la battaglia di Melogia, Genova sconfisse Pisa e durante gli scontri una tempesta fece imbarcare acqua nelle galee genovesi. Si ruppero alcuni barili di olio e la farina di ceci si mescolò all’acqua di mare. Si formò una poltiglia che i marinai fecero cuocere al sole.
Ma la ricetta ufficiale della farinata risale al 1477, quando un decreto genovese disciplinò la ricetta della “scripilita”, il suo nome antico.
La farinata, è così un qpiatto amatissimo in tutta la Liguria, che colora di oro la tavola pur utilizzando pochi e poveri ingredienti.
Buon appetito!
La Ceccia
Ingredienti per due testi
300 g di farina di ceci
900 g di acqua
12 g di sale fino
olio E.V.O. q.b.
1-In una terrina versare la farina di ceci e privarla dai grumi
2. Versare l’acqua a poco a poco e creare l’impasto
3. Aggiungere il sale fino
4. Lasciare riposare a temperatura ambiente almeno 4 ore
5. Con una schiumaiola togliere la schiuma e dare una rimescolata
6.In due teglie basse e larghe, irrorate di olio, versare delicatamente‘impasto
7.Cuocere in forno caldissimo e preriscaldato per 25 minuti a 220 gradi aprendo lo sportello ogni cinque minuti per far uscire il vapore.
8. Servire la farinata caldissima accompagnata da salumi e formaggi
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