Il nome sembra sia di origine araba mar-a cioè condimento. Si tratta di un'antica preparazione che i pescatori usavano nel periodo primaverile per condire la pasta o semplicemente da spalmare su crostoni (i contadini la mangiavano con il pane raffermo) o come accompagnamento di piatti a base di carne o pesce.
Le origini di questa salsa sono certamente datate. Nota anche come "pestun de fave" è diffusa nel ponente ligure, probabilmente di origine saracena. La ricetta originale è andata perduta, pare che originariamente non prevedesse l'aggiunta del formaggio.
Anche i pinoli sono una variante per arricchire la salsa che non deve essere eccessivamente fine al palato ma piuttosto granulosa.
Si può utilizzare il pecorino per renderla più decisa, ma in questo caso bisogna fare attenzione all'aggiunta del sale.
un'altro esempio di cucina povera, propria della gente di campagna e dei naviganti
Buon lavoro!
La Ceccia
Ingredienti
200 g fave già pulite (ne serviranno almeno 1 chilo da sgranare)
6/7 foglie di menta
20 g di pinoli
50 g di parmigiano
1 spicchio d'aglio
sale q.b.
olio E.V.O. q.b.
1.Sgranare le fave. privarle della pellicina (tranne quelle molto piccole che possono essere utilizzate così come sono)
2.Nel mixer frullare a scatti le fave, le foglie di menta, l'aglio, i pinoli, il sale e qualche cucchiaio di olio E.V.O.
3.Aggiungere il parmigiano e un paio di cucchiai di olio E.V.O.
4.Frullare un'altro pochino al fine da ottenere una salsa non troppo fine
Comments